di Edoardo Galatola
Si è svolto un primo incontro tra una rappresentanza degli europarlamentari italiani firmatari dell’impegno ECF (European Cycling Federation) sulla mobilità ciclistica e FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) da me rappresentata. L’impegno sottoscritto da 75 eletti durante la campagna elettorale per le Europee recitava: “Mi impegno a sostenere la causa della mobilità ciclistica nella legislatura europea 2019-2024, con l’obiettivo di aumentare il numero di persone che utilizzano la bicicletta, promuovere il cicloturismo e migliorare le condizioni delle infrastrutture stradali per gli utenti della bicicletta, in termini di sicurezza, infrastrutture, accessibilità e sviluppo”.
Dei 751 eletti al parlamento, 75 (il 10%) hanno firmato l’impegno. L’Italia ha eletto 73 rappresentanti (10% del totale). Dei 75 firmatari, 14 sono italiani (20%). L’obiettivo dell’incontro era discutere di una possibile agenda e delle priorità che potremmo condividere nel corso della legislatura nascente.
I temi discussi e proposti sono stati i seguenti i:
– Sviluppare una strategia ciclistica a livello di UE
– Impegnare l’UE al trasferimento modale
– Programmare un investimento minimo di 3 miliardi di euro dai fondi dell’UE sul trasporto per progetti di mobilità ciclistica
– Affrontare i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico attraverso il tema della mobilità sostenibile e ciclistica
– Applicare aliquote IVA nulle o ridotte sulle vendite di biciclette
– Prevenire le richieste di assicurazione motoristica per le biciclette a assistenza elettrica
– Legiferare per autoveicoli più sicuri con tecniche ISA
– Garantire la qualità uniforme delle infrastrutture ciclistiche
– Integrare EuroVelo nella rete TEN-T
Promuovere/integrare le reti ciclistiche locali
– Legiferare sul il trasporto di biciclette sui treni
Introdurre valutazioni di rischio sul trasporto stradale (estendere applicazione della VISS)
– Contrastare attivamente il furto
– Creare una rete informativa locale sull’incidentalità
– Rendere obbligatoria la rilevazione della Composizione modale
– Regolamentare i nuovi mezzi elettrici
– Promuovere le Z30 come std di progettazione urbano
Si è condivisa l’importanza, l’urgenza e la trasversalità dei suddetti temi, ma anche la percorribilità delle proposte, sempre in relazione all’impegno preso. Si è proposto, anche per dare più peso alla rilevante rappresentanza italiana, di mantenere un coordinamento sulle iniziative.