L’educazione e la mobilità attiva sono elementi fondamentali per il benessere delle nostre città. È su questo principio che poggia l’accordo quadro siglato tra FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e ReCUI-Rete delle Cattedre UNESCO Italiane per lo sviluppo di progetti condivisi a favore dei territori e delle persone che li abitano, finalizzati al recupero della dimensione umana dello spazio pubblico e alla promozione di uno stile di vita attivo a partire dalle scelte di mobilità.

“La città è indubbiamente una delle migliori invenzioni dell’homo sapiens anche se, dopo quasi 8 mila anni, è stata trasformata negli ultimi 50-60 anni in una realtà patogenica, soprattutto per i bambini e per gli anziani – ha aggiunto Andrea Lenzi, professore della Cattedra UNESCO “Education and research for improved urban health and wellbeing in cities” dell’Università La Sapienza di Roma. – Una delle terapie più semplici e meno costose per contrastare questa situazione è camminare o muoversi in bicicletta. E l’educare le persone a questa necessità ha una grande valenza”.

Che la mobilità attiva e sostenibile sia una soluzione imprescindibile per le aree urbane è un concetto ben noto a FIAB, come ha sottolineato il presidente Alessandro Tursi: “Rendere le città a misura di bicicletta significa renderle accessibili, non solo come destinazione del tempo libero ma anche per la formazione più qualificata e per le migliori opportunità lavorative. La bici è, inoltre, uno strumento di inclusione socio-economica, laddove invece le città a misura di auto sono diventate sempre più invivibili e escludenti”.

Gli obbiettivi dell’accordo: educazione, sensibilizzazione, informazione e supporto tecnico ai Comuni

In linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2023, FIAB e ReCUI riconoscono l’importanza di promuovere azioni per contrastare il cambiamento climatico e per la tutela dell’ambiente: solo attraverso attività di sensibilizzazione e informazione sui rischi legati al clima e ai disastri naturali è infatti possibile favorire una maggiore presa di coscienza da parte della collettività sull’importanza della tutela dell’ambiente, dalla biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.

La collaborazione unisce, di fatto, il principio dell’educazione al vivere assieme promosso dalla Rete delle Cattedre UNESCO Italiane alla capacità di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta di instaurare validi rapporti con la società civile di città e territori attraverso l’impegno delle 190 associazioni locali.

Tra i primi interventi della neonata collaborazione tra FIAB e ReCUI: la pubblicazione di decaloghi sulla salvaguardia dell’ambiente attraverso l’uso di mezzi di trasporto ecosostenibili come la bicicletta; l’implementazione di buone prassi per favorire nel quotidiano la mobilità sostenibile sia per gli adulti sia per bambini, bambine e  adolescenti; iniziative e campagne informative a favore della tutela dell’ambiente, dello spazio pubblico e dell’educazione al benessere; offrire un supporto tecnico ai Comuni che vogliono creare percorsi dedicati casa-scuola-casa da compiere in bici o a piedi.